Martin Kobe
dystown
26 settembre 2012 - 03 novembre 2012
Galleria 1

Comunicato Stampa
DOWNLOAD PDF (1.270 Kb, IT)



Brand New Gallery è lieta di presentare dystown, prima personale italiana dell’artista tedesco Martin Kobe.

La mostra raccoglie i frutti degli ultimi due anni di lavoro dell’artista, una produzione caratterizzata dalla meticolosità che lo contraddistingue. Le sue tele catturano e restituiscono le impressioni di un uomo nato durante la Repubblica Democratica Tedesca, che ha avuto modo durante l’infanzia di assistere alla pianificazione socialista urbana e ha fatto dell’architettura un’ossessione feconda. Il lavoro di Martin Kobe è parimente influenzato dalle immagini della propria collezione di disegni di architettura, dalle fotografie di viaggio e da una miriade di rimandi storico-artistici che vanno da Piranesi alla Bauhaus. Ne risultano immagini visionarie e senza tempo, in bilico tra realtà e finzione, congelate in una nuova metafisica dove le forme architettoniche si limitano appena a suggerire le fonti, sussurrando un’ambientazione o un edificio senza lasciarne un senso di riconoscimento definibile. L’implosione dei molteplici punti di fuga apre un labirinto di facciate sospese e di travi convergenti, che si intersecano attirando lo spettatore in un flusso di spazio per cui anche i vuoti vengono letti come pura superficie. Questo processo di idealizzazione dell’architettura culmina nel colore, che ne aumenta l’artificiosità suggerendo piani levigati, interrotti talvolta da tracce di disegno e tratti gestuali attraverso cui la vernice viene raschiata fino alla tela nuda per permettere allo spettatore di scivolare e cadere nelle aree irrisolte. I colori, stridenti anche quando lasciano emergere le forme in trasparenza, e la luce netta che irradia le superfici, servono all’artista per creare una frattura strutturale che rompa la lettura letterale dello spazio pittorico, così da dare vita ad un’utopia distorta, in cui l’architettura più razionale viene fagocitata da un dipinto espressionista ed astratto, creando una tensione tra il tecnico e l’organico, tra spazio fisico ed emozionale.

 

Martin Kobe nasce a Dresda nel 1973 e consegue i suoi studi artistici a Lipsia, dove attualmente vive e lavora.

Nel 2000 si diploma presso l’Academy of Visual Arts di Lipsia, dove è allievo di Arno Rink, con cui tre anni più tardi ottiene il Master in pittura. Dopo aver perseguito riconoscimenti come lo Special Award durante la VI edizione del Kunstpreis der Leipziger e una borsa di studio presso la Karl Schmidt-Rottluff, il suo lavoro è stato esposto in gallerie di fama internazionale come la White Cube di Londra, ed incluso in importanti collezioni e mostre museali, in Europa e negli Stati Uniti, tra cui la mostra itinerante Life After Death: New Leipzig Paintings from the Rubell Family Collection. Nel 2005 è stato invitato a partecipare alla II Prague Biennale, mentre nel 2011 il suo lavoro è stato selezionato da Barry Schwabsky per essere incluso nel volume Vitamin P2: New Perspectives in Paintings.