'The shortest distance between 2 points is often intolerable'
Justin Beal, Jedediah Caesar, Liz Craft, Liz Glynn, Patrick Hill, Anthony James, Brian Kennon, Joel Kyack, Anthony Pearson, David Ratcliff, Kara Tanaka, Mateo Tannatt, Ryan Trecartin, Jonas Wood
13 gennaio 2011 - 26 febbraio 2011
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presenta

THE SHORTEST DISTANCE BETWEEN 2 POINTS IS OFTEN INTOLERABLE

curata da Andrew Berardini

13 gennaio – 26 febbraio 2011

Opening: 13 gennaio, 18.00-21.00. Special performance di Joel Kyack.

 

Justin Beal, Jedediah Caesar, Liz Craft, Liz Glynn, Patrick Hill, Anthony James, Brian Kennon, Joel Kyack, Anthony Pearson, David Ratcliff, Kara Tanaka, Mateo Tannatt, Ryan Trecartin, Jonas Wood

 

“Lo spazio è ciò che abbiamo a Los Angeles, ma non nel modo che pensereste voi.

 

Lo spazio ha le sue attrattive, ci lascia liberi di muoverci e pensare senza i soliti ostacoli delle nevrosi sociali e l’immane sforzo  emotivo che richiede il fatto di essere circondati da altra gente. Ha i suoi svantaggi, c’è tanta gente che odia Los Angeles.

 

Quelli di Los Angeles sono spazi di apertura e di scambi occasionali, di opportunità definite individualmente dove stravaganti anticonformisti sono capaci di lavorare senza troppe beghe. Vi è una geologia di idee accumulate, una geologia in costante evoluzione e con poche gerarchie.

 

Lo spazio a Los Angeles non è i prati lussureggianti tagliati da eserciti di giardinieri immigrati o le sterminate autostrade intasate di pendolari o i sogni inconsistenti di ricchi immobiliaristi, quelli sono solo i sintomi di una malattia più diffusa. Lo spazio a Los Angeles, soprattutto per gli artisti, è uno spazio immaginifico, è uno spazio contemplativo, è uno spazio diacronico, è la libertà individuale e la solitudine della strada che si apre ogni giorno mescolata agli ingorghi del traffico, uno spazio che ha bisogno di andare avanti ma disdegna l’itinerario diretto preferendogli i percorsi tortuosi.

 

Come scrisse una volta Bukowski, “La distanza più breve tra 2 punti è spesso insopportabile”; abbiamo bisogno di spazio in cui perderci, di muoverci ma mai in linea retta. Questa è libertà che aiuta la monotonia dei sani principi morali ad avere un po’ di spirito, che si presta al misticismo sperimentale e alla feconda follia di alcuni. E’ uno spazio che consente all’imprevisto di accadere.

 

Invece di essere una mossa totalizzante per una città troppo grande per sceglierne una, la mostra presenta una selezione degli individui che fanno di Los Angeles la loro casa , una collezione eccentrica che usa lo spazio che essi trovano in quella città per i loro scopi personali.

 

Questa mostra preferisce le inefficienze di Los Angeles.” (Andrew Berardini)

 

In occasione dell’opening special performance dell’artista Joel Kyack.

 

In contemporanea a questa mostra, i seguenti artisti avranno mostre personali presso:

-          Ryan Trecartin - Istanbul Modern Museum, Istanbul

-          Anthony Pearson - David Kordansky Gallery, Los Angeles

-          Patrick Hill – Bortolami Gallery, New York

-          Jonas Wood - Anton Kern Gallery, New York

-          Kara Tanaka – Simon Preston Gallery, New York

In primavera personale di Ryan Trecartin presso il MOMA PS1, New York  e personale di David Ratcliff presso il nuovo spazio di Team Gallery a New York.

 

 

Note biografiche sul Curatore

Andrew Berardini, scrittore, vive a Los Angeles. In passato ha collaborato con frieze, Art Review, LA Weekly, Rolling Stone Italia e Modern Painters. Attualmente ricopre l’incarico di Senior Editor per Artslant, Los Angeles Editor per Mousse ed è Vice Curatore di LAXART. Di recente ha scritto una monografia sull’opera di Richard Jackson pubblicata da Rennie Collection, Berardini ha curato delle mostre originali su Bruce Nauman, Dave Muller, Emily Mast, Raymond Pettibon e Yoshua Okon. Tra i più recenti progetti come curatore ricordiamo la collettiva "Projects and Assignments" nello Saprophyt di Vienna nell’ottobre del 2010 e “Dead Letter Office” presso il centro Los Angeles Contemporary Exhibitions nel marzo del 2010.

 

Catalogo

pubblicato da Brand New Gallery

testi di Andrew Berardini