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And Nothing But the Truth
Folkert de Jong
18 MAGGIO | 22 GIUGNO 2016
Opening 18 maggio, 2016 | ore 19-21
Brand New Gallery ha il piacere di presentare “And Nothing But the Truth”, la seconda mostra personale di Forlkert de Jong presso la galleria.
Il titolo della mostra fa riferimento alla promessa di un uomo a se stesso di continuare a migliorarsi e a crescere come persona. La morale come guida per domare il caos attraverso la scienza e la tecnologia con l’obiettivo di conquistare la morte ed il decadimento a spese dei valori umani.
Folkert de Jong parte da una fotografia che ha vinto il prestigioso World Press Photo nel 1974 e che è rimasta impressa nella sua memoria sin dalla prima volta che la vide quando era solo un bambino. La sequenza fotografica di Cor Mooij, mostra il pilota di Formula Uno David Purley, mentre si allontana dall’auto in fiamme di Roger Williamson, dopo aver cercato invano di salvare il collega. Mooij immortala il tragico momento in cui Purley realizza che non c’è nulla da fare e la tristezza, l’incredulità e l’odio sembrano fluire nel suo corpo. Il dramma umano, la mortalità e la vulnerabilità di questo momento e di questa foto sono strettamente connessi con la questione della colpevolezza e della responsabilità che si ripresentano in modo costante nelle opere di Folkert de Jong. La tuta protettiva del pilota sembra avere un’aurea che lo fa sembrare invincibile eppure questa foto ci fa capire come nessuno in realtà può essere al sicuro dal corso naturale della vita. Nelle opere presentate in galleria, la nozione di protezione e vulnerabilità ritorna sotto diverse forme.
De Jong è noto per il suo uso idiosincratico di materiali isolanti come poliuretano e polistirolo. Di recente ha anche ampliato la gamma di materiali utilizzati. Per esempio attraverso l’utilizzo di vetrine in plexiglas che contengono al loro interno costruzioni di parti di corpo ed oggetti come se fossero conservati in formaldeide. L’uso di plastiche dai colori brillanti ed accesi sembra far sì che queste teche irradino luce ed al contempo sigillino le opere contenute al loro interno e si pongano come filtro con il mondo reale. De Jong enfatizza la teatralità dell’installazione museale riferendosi anche all’utilizzo delle teche nella storia dell’arte, come per esempio facevano i surrealisti che percepivano l’urgenza di conservare per raggiungere una sorta di immortalità.
Folkert de Jong
(b. 1972, Egmond aan Zee, NL) vive e lavora ad Amsterdam, NL.
De Jong ha raggiunto fama internazionale attraverso numerose mostre in musei e gallerie europee, asiatiche ed americane. Le sue opere sono state acquisite in importanti musei e collezioni in tutto il mondo, tra queste il MoCA di Los Angeles, il Groninger Museum di Groningen, il Musée des Beaux Arts di Montréal, la Saatchi Collection di Londra, la Dakis Jannou Collection di Atene, il HVCCA Hudson Valley Center for Contemporary Art di New York e la Margulies Art Collection di Miami. Tra le mostre personali più recenti vi sono: Court of Justice, Galerie Fons Welters (Amsterdam, 2015); The Holy Land, James Cohan Gallery (New York, 2015); Actus Tragicus, Luis Adelantado (Città del Messico, 2015); Hominid Lands, Musee d’Evreux (Evreux, 2014). Tra le mostre collettive recenti vi sono: Sonsbeek 2016, Park Sonsbeek(Arnhem, 2016); The Fields Sculpture Park, Omi International Arts Center (Ghent, 2016); In The Deep of the Surface; Ex Fabbrica Orobia (Milano, 2016); After Picasso: 80 Contemporary Artists, Wexner Center for the Arts (Columbus, 2015); Full House, Kunsthalle Erfurt (Erfurt, 2015); Manifesten, Museum Kranenburgh (Bergen, 2016); Picasso in Contemporary Art, Deichtorhallen(Amburgo, 2015); Beastly Beauty, New York Academy of Art (New York, 2015); In Search of Meaning - The Human Image in Global Perspective, Museum de Fundatie (Zwolle, 2015). Folkert de Jong è stato selezionato per partecipare alla prossima Busan Biennale in Corea nel 2016.